Buon Solstizio d’Inverno

Buon Solstizio d’Inverno

Buon Solstizio d’Inverno

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21.12.21
Buon Solstizio d’Inverno, che sarà oggi 21 dicembre 2021, un minuto prima delle 17.
Questo giorno è un portale.
Ma che cosa significa?
Se una porta e qualcosa che conduce oltre e mette in comunicazione spazi, il portale non è una porta comune ma definisce una porta monumentale, di un luogo sacro, solenne.
Sono portali anche Solstizi ed Equinozi, i momenti cosmici in cui con il ritmo intrecciato di notte e giorno, avviene il passaggio delle stagioni.
Riprendo la parte introduttiva al capitolo Porte e Portali da “Numeri Speciali”:
“(…) Una “porta” è un’apertura che può consentire il passaggio: da quel punto, che mette in relazione due parti separate da un confine, è possibile scegliere di entrare ed uscire. Una porta, rendendoli comunicanti, unisce spazi o dimensioni.
Eppure, non sempre, e non è detto, è una connessione potenziale.
È necessario sapere che esiste la porta: la conoscenza.
È necessario scegliere di aprirla: la volontà.
È necessario attraversarla: l’azione.
È necessario arrivare dall’altra parte: il coraggio.
È necessaria la chiave, o il codice per aprirla.
Serviamo all’Universo da svegli, ovvero accesi, da spenti non riceviamo i messaggi… che servitori siamo se quando c’è bisogno dormiamo e non leggiamo le sincronicità?
Questi codici talvolta sono numerici.
Ci sono momenti, giorni e date in cui questa comunicazione è agevolata. Infatti, riportando all’unità per riduzione teosofica il giorno, il mese e l’anno, ci saranno date speciali in cui troveremo un medesimo numero ripetuto tre volte.
I “portali” possono essere definiti punti di accesso, che si attivano affinché chi ha l’Anima pronta possa ricevere un gran numero di informazioni. Codici.
Quando riceviamo un codice, tutta la mappa (della realtà, ma si può estendere anche alla mappa numerologica, quando il nuovo livello di vibrazione la espande) si ri-scrive e il nostro livello di consapevolezza si eleva. È un po’ come poter vedere da un punto più alto: cambiano prospettive, profondità, senso dell’insieme.
Solo che non ci sono scale o salite… siamo noi ad esserci espansi, la nostra forma è nuova. (…)”
Il senso di oggi rafforza il tema del 3, del 12 e del 21.
Qui rimando alla lettura integrale dei capitoli dedicati nel primo e terzo volume della collana, e resto invece su un tema che è fondamentale proprio adesso:
leggere il 3 come momento di trascendenza della dualità.
Chi ha visto il video dedicato a dicembre sa che il tema di sfida fondamentale è proprio legato al 2, che ha insito il tema della dualità, della polarità indispensabile per essere vissuta e trascesa nel 3.
L’unico modo oggi per trascendere la dualità è l’amore.
Facciamola questa esperienza, prepariamoci al prossimo anno 2022/6.
Possa essere questo giorno per ciascuno focalizzato all’amore, partendo dal guardar se stessi liberi da giudizio e colpe, solo con AMORE.
Con la forza di andare a vedere ogni momento dove gli aspetti distonici, disfunzionali, conflittuali che incontro mi abitano o mi hanno abitata e mi perdono. Continuo a dare io stessa la risposta dell’amore, del ripulire, del lasciare che questa luce che oggi è celebrata vada ad illuminare progressivamente l’ombra pronta.
Abituiamo i nostri occhi progressivamente all’intensità della luce, sarà sempre crescente.
A che cosa serve continuare a puntare questa luce come un faro all’esterno criticando, attaccando, discriminando o sentendomi la vittima di quello che succede? Evolvo col coraggio di vedere quella luce che filtra dalle finestre della mia casa dove si va ad appoggiare. Che cosa illumina?
Ecco che così colgo la straordinaria opportunità:
vedere, accogliere, stare, e quando è chiaro agire, tutto con amore.
Quando la luce filtra dalle finestre io posso vedere se i vetri non sono ben puliti, posso vedere dove si è annidata la polvere nella mia casa, ed occuparmene, averne cura.
E facendo questo nel mio Tempio Interiore in forza dell’interconnessione sto svolgendo un servizio prezioso anche fuori di me. Così mi sposto “vibrazionalmente” al mondo nuovo. Non è uno spazio fisico, è di frequenza.
Leviamo pure le vele, prepariamoci a partire, e facciamolo soavemente, con grazia.
Ma non si tratta di un luogo lontano in termini di distanza fisica, per quanto si possa essere molto lontani dal raggiungerla… prepariamoci per ricongiungerci a quel luogo interiore che ci attende da sempre, nel cuore e sarà davvero tornare a “Casa”.
Che forza coraggio e amore siano con noi
Alessandra Pizzi
(foto dal web, immagine del Tempio di Karnak Egitto nel momento del Solstizio d’Inverno)

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