Chi comanda chi?
C’era una volta un telecomandante umano che dava ordini a un telecomandato, la tv.
Il telecomandante umano accendeva e spegneva il telecomandato: cambiava, ascoltava e guardava quello che sceglieva consapevolmente di sentire e di vedere.
Poi si è ribaltato tutto, l’umano distratto (ad arte e scientemente, con precisa volontà e responsabilità dettata da potere e denaro) è telecomandato, e il telecomandante attraverso lo schermo, con la potenza delle immagini e delle emozioni (che vanno dirette nel sangue scatenando la produzione di tutti i corrispondenti ormoni e precisi stati d’animo indebolenti – prevalentemente paura) lo muove come un automa, ipnotizzandolo proprio da quello schermo.
Gli fa provare, pensare, sentire, volere esattamente quel che gli conviene.
Per chi è ancora in tempo, Amici, zittiamo e spegniamo quel che imbratta gli animi, rifiutiamo la falsità, la menzogna, l’ipocrisia dilagante, cerchiamo la verità, apriamo gli occhi (tutti), serve volontà per liberarsi e serve azione.
Fin dalla scuola veniamo forgiati al metter dentro tutto quel che viene riversato annullando la riflessione, il sano spirito critico. Per non nutrire l’intelletto e la nobiltà d’animo di creature pensanti ma per allevare strumenti obbedienti.
NO! Diciamolo quel no! Quello che risponde la pancia che lo sa benissimo quando è ora di dirlo!
Aquile che si credono polli (libro di De Mello), re ridotti in schiavitù, recuperiamo limite, dignità, sovranità.
Chi può tolga la benda dagli occhi, è imperativo fermarsi, sentire, e Discernere,
chiedere la forza e il coraggio se necessari, e arriveranno
non siamo soli, siamo tanti tantissimi fratelli e sorelle che hanno fatto un grande salto, siamo espansi,
ormai incontenibili in bassezze che non ci corrispondono,
teniamo saldo il bastone del potere, nostro, sacrosanto e inviolabile.
Grazie, grazie, grazie
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