EPIFANIA 06.01.2023
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Con gli auguri di Buon Anno, iniziamo già a portare l’attenzione alla Epifania,
per prepararci e viverla intensamente, consapevolmente, in pienezza.
06.01.2023
Epifania, ovvero Rivelazione, etimologicamente è la manifestazione del divino.
Con l’Epifania si concludono le 13 notti sante durante le quali abbiamo compiuto tappe d’un percorso, di cui la tredicesima, la sintesi, è l’apoteosi e al contempo abbiamo deposto i semi per ogni mese del 2023.
Da sempre amo questa Festa, interiore.
Mi dava gioia, la Befana per me era un’anziana donna Saggia che volava, cosa che sentivo di poter fare in spirito con grande facilità, e il carbone di zucchero è presto diventato l’allusione che anche quel che in apparenza è un dispiacere nasconde il dolce frutto dell’esperienza (quel che chiamo “cerco la perla, e immancabilmente la perla trovo”).
Epifania ha un’importante assonanza con Epifisi, la ghiandola pineale posta al centro della nostra testa, che così si chiama per la sua forma di pigna (che si sviluppa secondo la proporzione divina, la Sezione Aurea) e che governa (anche) la nostra capacità di Visione.
Ecco perché l’Epifania è la celebrazione della “Rivelazione”, che avviene a compimento d’un percorso, di cui è l’apoteosi.
Quel flash, un lampo, quella luce che si accende, l’istante catartico in cui vedi, e nulla è come prima.
Ed è ora per molti, adesso, chi può lasci che si alzino i veli pronti a sollevarsi, non si può spegnere chi è qui per brillare.
Proprio come un fiore che per amore non può che fiorire, e non si cura di quanto tempo avrà in fioritura, a quella tende spontaneamente, nella manifestazione del Progetto, è il suo inno “Sia fatta la Tua Volontà”.
Ed ecco che sfiorendo ad esperienza completata è ancora nella gioia, sa di aver fatto la propria parte e con questa certezza lascerà cadere un petalo dopo l’altro e sfumare l’intensità del profumo perché sa che la missione è compiuta e la sua ampolla come un cuore, come un sole, è piena del seme che sarà perpetuato.
Nel trionfo della luce della visione ricordiamo che una piccola luce dissolve l’oscurità senza sforzo, senza combattimenti, senza ostilità, basta una fiammella, che tu sia una candela o un faro, brilla, porta la Luce dello Spirito ovunque vai con chiunque sei, che venga riconosciuta o no non importa, non è la distrazione degli astanti che impedisce alla rosa di fiorire in giardino.
Lo possiamo fare con la forza più grande di tutte: l’Amore e la Compassione, che troviamo nel 6 del giorno, e nell’1 del mese ecco la forza dell’Azione e della Direzione, allora usiamo la spada non per ferire ma per Discernere, per unire Cielo e Terra, e il 7 dell’anno (2023) sia l’invito a farlo con Saggezza e Sacralità.
E da dove iniziare?
Come sempre da noi stessi. Dal nostro silenzioso tempio interiore.
“Come in cielo così in terra, come in alto così in basso” è Legge dell’Universo.
Ciò rende enorme il potere di ciascuno quando responsabilmente, consapevolmente, con amore per amore nell’amore inizia il viaggio inclusivo:
la storia d’amore da cui il mondo nuovo s’annuncia e manifesta.
Che Epifania sia
Con amore
Alessandra
(immagine dal web)
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