Ritrovare il senso del senso del Viaggio
Ritrovare il senso del senso del Viaggio
Il tema che oggi fortemente aleggia è quello del rischio che spesso si corre di intraprendere lo studio di una Disciplina a fini liberatori per poi trovarsi dentro a nuovi schemi, a nuove etichette, a nuove rigidità insomma, perdendo così di vista l’intento primo che ci aveva fatto muovere.
In questo Cammino coi Numeri il fuoco fondamentale è il mutamento, costante, perché noi cambiamo giorno per giorno, perché le energie sono differenti giorno per giorno.
Non si inizi, dunque, questo cammino senza la disponibilità ad immergersi, senza partire dall’osservazione di sé e del proprio funzionamento, senza riconoscere come quelle energie siano attive dentro di sé e che cosa farne. E non serve a niente osservare come funzionino gli altri, o pretendere di cambiarli consigliando loro quel che dovrebbero o non dovrebbero fare.
Se davvero lo si vuole vivere come cammino di liberazione è indispensabile l’auto osservazione e vegliare che non si trasformi in una rigidità in più, un’etichetta in più, “io sono questo” “tu sei quello” “io ho questa sfida” e fissarci in tutto questo! E se qualcuno dovesse raccontarvelo, voi non credetegli e continuate a cercare, perché non ha capito che tipo di Maestri nei Numeri ha incontrato e ha semplicemente smarrito il senso del senso di questo viaggio.
Condivido quindi la fine di un articolo scritto per la rivista Luce e Ombra della Biblioteca e Fondazione Bozzano de Boni di Bologna, intitolato
I NUMERI: Guide preziose che insegnano la Via dell’Armonia
UN PONTE TRA VISIBILE E INVISIBILE
(…)
un cammino come questo conduce alla Libertà.
un cammino come questo conduce alla Libertà.
La prima, è la preziosa Libertà di essere colui che sono qui per essere e di portare i miei talenti in manifestazione, che non sono un fatto personale ma sono “la mia medicina per il mondo” e quindi destinati alla condivisione.
Poi, c’è la progressiva Libertà dal bisogno.
Attraverso il lavoro interiore ed agendo in una direzione inclusiva è possibile riportare equilibrio: riduco gli eccessi, integro ciò che mi manca, levigo e trasformo portando in luce quel che lo richiede. Mi muovo quindi nella direzione dell’uomo totale, che non cerca le compensazioni esterne ma persegue la pienezza in sé. Che non significa non essere in relazione o non essere nel mondo, ma esserci senza farsi possedere, e di sé facendo dono nella piena coscienza dell’interconnessione.
E citando le parole di un insegnante di cui non ho memoria “se sono libero dal bisogno divento il più ricco del mondo, quindi non ho prezzo”. E se non ho prezzo, non solo sono incorruttibile, so anche disobbedire dinanzi a ordini che disconosco, contrari ai miei valori, all’etica, e a cui a qualunque prezzo, costi quel che costi, non intendo sottostare.
Buon Viaggio coi numeri dunque, siano d’ispirazione a chiunque s’avvicina con rispetto.
Alessandra Pizzi
(la foto è un mio scatto all’alba in Messico, l’istante preciso di quattro fasi di volo dei gabbiani, ciascuno vedeva dal proprio piano)
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