Dei tre livelli
L’evoluzione dei (portatori di) Numeri
Un giorno con Destino 1 (8+2+2025) di un anno 9 (2025) è un buon giorno per una riflessione sui differenti livelli di vibrazione di ciascuna unità.
Ogni numero è caratterizzato da virtù e da vizi e viene descritto in luce e in ombra. Luce e ombra sono inscindibili, non può esservi uno senza l’altro per complementarità; come un abito double face… devi solo decidere da che parte indossarlo.
I numeri che compongono la nostra Mappa Numerologica – che si è formata al momento della nostra nascita – rappresentano un potenziale che attraverso il lavoro che si compie su di sé si attiverà, ed espandendo la coscienza individuale, quella energia sarà portata a livelli di vibrazione sempre più elevati.
In estrema sintesi possiamo individuare tre livelli di vibrazione per ogni numero, con differenti gradi di manifestazione delle proprie qualità.
Per riconoscere quale sia attivo, basta osservare il motore che lo muove in quel dato momento:
O io o tu
Al primo livello di manifestazione, quello base, predomina la concentrazione su di sé e la competizione con l’altro, percepito come antagonista. C’è contrapposizione, sfida, conflitto, siamo ancora in piena polarità e nell’illusione della separazione.
Io e tu
Quando il livello cresce inizia l’apertura verso l’altro, con cui si entra in relazione costruttiva: io e te assieme possiamo costruire qualcosa. Si delineano relazione, progetto, percorso.
Noi
Al terzo livello è avvenuta la reale comprensione dell’interconnessione tra sé e gli altri. C’è la coscienza che non v’è nulla ch’io possa infliggere ad altri se non infliggendolo primariamente a me stesso. Svaniscono la competizione nella cooperazione, la contrapposizione nella collaborazione, il conflitto nella fratellanza.
La tripartizione dei livelli di manifestazione dei numeri è una guida importante per fare esperienza degli archetipi nella vita di tutti i giorni. Non basta avere i numeri in Mappa: è soltanto lavorando la nostra Terra Interiore e coltivando parimenti la nostra spiritualità aprendoci al Cielo, che fioriremo, daremo frutto e quindi seme.
Giorno per giorno. Poi, la sera, osservare in retrospettiva, per fare meglio domani.
Grazie,
Alessandra Pizzi
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