In attesa dell’onda di Aprile
In vista dell’onda di Aprile, di cui uscirà il consueto video nel canale della Libreria esoterica Cavour, condivido questo stralcio tratto da “I Numeri Speciali” Ed. LEDUETORRI
“(…) In questa successione di livelli percettivi del sorgere del Sole ritroviamo il cammino evolutivo dell’uomo ed i suoi piani: fisico, emozionale, mentale, spirituale.
Possiamo trovare questa stessa progressione nell’incontro con l’altro (…) dapprima la basica nebulosa contrapposizione: io da una parte tu dall’altra, uno vince e uno perde, uno ha torto e l’altro ha ragione, uno è la vittima e l’altro è il carnefice.
È una fase di piena polarità, di illusione della separazione, sfida, conflitto.
Poi un primo salto: io e te assieme possiamo costruire qualcosa.
Si delineano relazione, progetto, percorso.
Un altro salto porta al noi, conduce alla piena coscienza dell’interconnessione e non v’è nulla ch’io possa infliggere ad altri se non infliggendolo primariamente a me stesso; si dissolve l’idea d’attacco nella tolleranza e nel rispetto.
Non a parole, non in un titolo appeso al muro, è nei fatti, nella vita, nelle relazioni, nei frutti delle proprie opere che si vede a che punto siamo.
Raggiunto questo livello svanisce la contrapposizione, e la separazione tu-io con noi diventa un intero.
Ecco allora che con la medesima successione che abbiamo poc’anzi attraversato, incrociando uno sguardo posso vedere
un rivale,
un alleato,
un fratello.
E di più ancora, in quello sguardo posso vedere Dio, o comunque si voglia chiamare la Fonte Prima, posso scorgere la Sua emanazione che sta facendo quel tratto di esperienza.
La tripartizione dei livelli di manifestazione dei numeri, è una guida importante per fare esperienza degli archetipi nella vita di tutti i giorni.
Non basta avere i numeri in Mappa se non li lavoriamo, se non ne facciamo evolvere la manifestazione per portarli a brillare alla loro massima luce, se non lavoriamo la nostra Terra Interiore. E se la terra non si lavora, si indurisce, se non è ossigenata il seme seminato non può germogliare, e se germoglia deve arrivare a fiorire, e i fiori devono giungere a dare frutto, e quindi seme.
Serve coltivare, coltivare la Terra, coltivare il Seme, coltivare la Divinità in noi, ed essere riflesso della Scintilla Divina che ci abita in ogni gesto, in ogni azione, in ogni parola. Poi la sera osservare in retrospettiva, per fare meglio domani. (…)”
(immagine dal web)
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