Che la pace sia in noi, con noi, tra noi
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Buongiorno a tutti,
abbiamo una data con il 5 nel giorno che nasce dall’unione del 2 e del 3.
Il 23 rappresenta l’incontro della madre dei numeri pari con il padre dei numeri dispari.
2 e 3, insieme, generano questo 5. Che è il momento del perno, è il momento del passaggio, è quella cerniera che unisce le prime quattro unità (da 1 a 4) e le seconde quattro unità (da 6 a 9), quindi è un punto mediano, è un punto che segna un passaggio. L’ho associato anche a una rotonda, a un punto in cui c’è un cambiamento e lì importante è individuare la direzione.
Il totale di tutta quanta la data (23+02+2024) fa 6, che ci dice qual è la direzione da prendere: è quella evolutiva.
Ogni scelta che noi compiamo può essere evolutiva o involutiva, la neutralità non la possiamo considerare evolutiva, non produce danno ma è nella stasi, inoltre è comunque una scelta anche quella di non scegliere, di rimanere lì.
Qua invece noi abbiamo una data che ha come totale una direzione evolutiva, e nel 6, che rappresenta anche il bivio e la scelta, c’è il numero dell’amore. Per cui fissa un orientamento, ci dice dove dobbiamo guardare.
Ora, bello visto così, poetico anche, ci aggiungiamo che è il mese universale 1 (la somma di 2, per febbraio, e 2024) così ben venga anche l’individuazione di un percorso.
Al contempo sono a portare un aspetto forse ritenuto scomodo, ma penso che domani è da due anni che è iniziata una guerra, che nel frattempo da ottobre ne è scoppiata un’altra, e che se facciamo un’indagine sul Pianeta – semplicemente al computer – scopriamo che alcuni riportano 59 guerre dichiarate, conflitti armati attivi. In tutto questo la riflessione va a tutti gli aspetti in cui questa guerra è nelle nostre relazioni, va a tutte le volte in cui questa guerra è dentro di noi, perché è quello l’unico spazio in cui noi abbiamo la concreta immediata possibilità di agire.
E allora penso anche che domani noi avremo un seminario della Scuola Numerica e domenica avremo un altro evento invece in cui lavoreremo con le costellazioni numeriche, ecco il mio appello va realmente a che questi eventi – così come tantissimi altri ce ne sono e ciascuno di noi segue – non siano qualche cosa di sedativo, un modo per rendere sopportabile ancora un po’ ciò che sopportabile non sarebbe, ma proprio un’occasione di lavoro, in noi e nelle relazioni. Perché laddove noi abbiamo una ferita, e quella ferita è aperta, abbiamo quella stessa ferita che usiamo poi nella relazione con gli altri, e allo stesso tempo se qualcuno si avvicina – poiché quella ferita aperta fa male – anche la nostra reazione sarà sproporzionata rispetto al fatto in sé che si sta compiendo, proprio perché c’è.
Credo che l’unico modo che abbiamo per non vivere nel dolore e non essere causa di dolore sia proprio questo andare a guardare dentro di noi, portare guarigione e pace dentro di noi; quindi, bene, possiamo le armi, veramente, cessiamo i combattimenti, basta farsi male, basta far male, almeno dentro, almeno attorno, poi che cosa sarà di questo mondo duale non è dato saperlo ma certo avremo avuto occasione, forza e coraggio di sradicare quel che era tempo di sradicare da noi e di guarire quel che lo chiedeva in noi, e avremo lasciato un pochino più di bellezza anche attorno.
Vi abbraccio, buon proseguimento nell’amore con amore per amore
Alessandra
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