13.06.2024: l’aspettativa

13.06.2024: l’aspettativa

13.06.2024: l’aspettativa

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Questo articolo nasce dalla trascrizione e rielaborazione dell’audio presente in telegram “Scuola Numerica canale”. Siete i benvenuti iscrivendovi direttamente da questo:
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Buongiorno a tutti,

abbiamo superato l’anno di “Caffè coi Numeri”! La rubrica è iniziata, infatti, il 9 giugno dello scorso anno e procediamo assieme e crescendo, dunque grazie a tutti di cuore.

L’albero, per elevarsi, consolida le radici, e qui c’è una data che parla di questo.

Una data che parla di elevazione e che – con il 13 iniziale, la cui riduzione è 4 e il 4 nell’unità finale dell’anno (2024) – rappresenta che tutto questo lavoro di elevazione è sostenuto e supportato da questi 4 che si fanno pilastri.

Uno dei temi che l’anno in corso 2024/8 ci porta, è quello della “aspettativa”. Mi riferisco ovviamente a temi di lavoro, lo so… e se no, come dice Cristina la mia meravigliosa insegnante di pilates, “ci andavamo a prendere uno spritz”, ma lì facciamo pilates e qui osserviamo i numeri nel loro senso evolutivo trasformativo.

Appena l’aspettativa si attiva, genera una tensione e la sofferenza si comincia a preparare.

Immaginiamo proprio l’archetipo come un personaggio, così come abbiamo fatto anche nel racconto, con il Sovrano e il Tiranno luce e ombra della stessa unità.

Lui sa tutto, sa cosa, sa chi, come, quando, dove… solo che il perché è il suo, è la sua motivazione, è la sua visione, sono le sue regole, e in genere ne ha introiettate moltissime e di molto rigide; è il suo senso del dovere, della giustizia e della perfezione… che spesso lo rendono schiavo.

Cioè, può succedere che questo personaggio – così lo immaginiamo ed è necessario per poterlo comprendere meglio – può trovarsi nella situazione in cui queste regole e questo controllo lo irrigidiscono e di fatto lo rendono suddito. Il Sovrano – che di solito mal tollera la figura del Giullare, poiché teme di perdere la sua posizione, il suo ruolo, il suo riconoscimento ribaltandosi in quella figura complementare – in realtà corre il rischio grande di divenire suo proprio suddito.

Ecco che un anno come questo, ci aiuta ad andare a guardare queste parti, è una straordinaria opportunità per tutti e ancor più per chi abbia questo archetipo su cui lavorare nella propria Mappa. Cominciare a mollare l’aspettativa, quando lo si riesca, recuperando in morbidezza e flusso. Tornare a danzare la Vita.

Ricordiamo che il suo progetto è quello di diventare, quindi essere, un “Sovrano illuminato”. Ciò che è illuminato fa luce, chiarezza, visione, calore. Spesso questa creatura è granitica con un cuore immenso, che spesso è ferito, e l’amore è il balsamo, se si può, come si può. E se riesco intanto a comprendere che c’è qualcosa da fare in me, e che solo io posso fare, ecco che ho già iniziato una via straordinaria: mi sentirò meno solo e meno in battaglia costante tra una delusione e l’altra, perché è questo ciò che genera l’aspettativa.

Oggi, adesso, questo codice può aiutarci, perché abbiamo il 13 che è l’Alchimista, porta la metamorfosi, è colui che sa dove deve lavorare e abbraccia la propria crisalide, e si trasforma, lascia andare la forma del bruco, che a propria volta aveva già lasciato andare quella dell’uovo da cui derivava. Poi c’è il 19 (Numero del Sole o della Forza che nasce dalla somma di 13+6) che è il Condottiero, con lo sguardo al Sole, verso gli ingranaggi cosmici ed è lì che il suo fuoco è diretto, che la sua azione è diretta. Il suo sottotitolo è “Sia fatta la Tua Volontà” e anche lui non è più in costante battaglia tra attacco e difesa. E a quel “Sia fatta la Tua Volontà” ci accompagna anche il 9 nel Numero del Destino (il totale di tutta la data) che è il numero dell’amore incondizionato e della fede incondizionata. Non da raccontare ma da divenire, perché il progetto è essere ciò che si porta, non è una pratica esteriore, una formuletta, ma un fatto: è quel che si È che si porta.

Bene siamo partiti dal 4 di qua e 4 di là – a inizio e completamento del codice numerico di questa data – che ci sostengono nel lavoro che ciascuno compie su di sé, con la conoscenza delle leggi che regolano la materia, i suoi quattro Elementi ed i suoi i cicli. Il mese universale 5 (la somma di 6, che è il mese di giugno, e 2024) ci invita a cambiare quel che è tempo di essere mutato, partendo da dentro di noi. Non sarà più un cambiamento random, da viandante in fuga (che è il rischio del 5) perché abbiamo già radicato e lavorato sul 4, per questo può essere e sia un cambiamento centrato, che nasce dal perno che il 5 è chiamato a essere.

Buon lavoro Amici, buona giornata
Alessandra

L’immagine è il dono d’un Amico

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