Il “Portale 888” di Agosto
Il “Portale 888” di Agosto
Nel mese di agosto avremo la ripetizione del numero 8 nell’anno nel mese e per tre volte anche nel giorno, l’8 il 17 ed il 26.
Questo, che sarà definito portale, presenterà una vibrazione intensificata e una possibilità di accedere a spazi altri (proprio come una porta consente mettendo in comunicazione ambienti spazi e dimensioni).
Il tema è svolto in questo video pubblicato dalla Libreria Esoterica Cavour in cui ho descritto anche la struttura di una data da un punto di vista numerologico.
A seguito della pubblicazione del video ho ricevuto una domanda secondo me interessante al punto da creare una risposta pubblica e che inserisco dopo il link.
Buona visione, buona lettura, buon agosto e buona Vita a tutti
Alessandra
“Ma durante il portale dell’otto Agosto, che postura teniamo? Cosa possiamo chiedere e ottenere per il Bene degli Umani e della Terra?”
Grazie di cuore per il tuo messaggio.
Poiché nessuno è portatore di verità universali posso solo cercare di esprimere quel che sento io al riguardo.
Mi arriva il senso amorevole con cui lo hai fissato, tuttavia mi dai spunto per portare l’attenzione in generale sul come ci poniamo, sull’importanza delle parole e dunque sul fatto che chiedere per ottenere il bene per gli umani e il pianeta è qualcosa di
impersonale (“chiedo” presuppone che io, da intermediario, mi rivolgo e chiedo ad un’entità esterna che abbia la possibilità di intercedere e lì completo il mio lavoro) e di
talmente immenso da trasformarsi in impossibile e così si svuota, perché non dipende né da te, né da me, né da una buona parte dei “viventi”.
Oltretutto come faccio a sapere ciò che è bene? Tutti noi ci siamo trovati ad attraversare esperienze che abbiamo giudicato negative in quel momento e che poi si sono rivelate grandi maestre.
E se accetto di non sapere lavoro inevitabilmente sulla fede (che è tema del 9, il prossimo anno 2025).
Noi siamo tanto più che “richiedenti”, siamo “agenti”, abbiamo uno straordinario potere creativo in noi, da applicare nelle nostre vite, e questo poi, indirettamente, inevitabilmente, riverbererà tutt’attorno.
Basterebbe quindi che ciascuno quel Bene lo portasse nella propria vita, nei suoi pensieri, nelle parole, nelle azioni, e anche riconoscendo che in lui abita il bene e anche ciò che bene non è.
Perché siamo fatti così. Tutti.
E allora nel riconoscere il bene che mi abita posso lavorare sulle parti che ancora richiedono d’esser lavorate.
Divento bene in azione.
Ecco che postura tenere secondo me.
E poiché il tema che sarà sollecitato è il giudizio, per quanto la centratura sia sempre importante ora lo è ancor di più.
Tenerla e conservarla.
E ciò con maggior cura e attenzione perché le vibrazioni alte rappresentano sì un’opportunità tuttavia al contempo, e per una gran quantità di creature, una turbolenza che induce comportamenti reattivi ed esplosivi. Da uno stato di maggior presenza sarà più probabile riconoscere intanto le proprie onde reattive e poi comprendere quelle di chi ci circonda. Per non ingaggiare e cogliere l’occasione sempre di lavorare e scegliere che risposta dare.
Ricordo infine che giudizio e giustizia presuppongono la giusta azione, quella per ciascuno di noi oggi. Significa riconoscere che è la giusta azione in base al mio stato di coscienza oggi. Che così non era e che così non sarà. Perché tutto evolve. Portando questo da un concetto astratto a vita agita, già il salto è grande.
Grazie per avermi accompagnata verso questa riflessione comune.
Un grande abbraccio Alessandra
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